
Laser CO2 o Laser a fibra ottica? Principali differenze
Il laser a CO2 e il laser a fibra ottica sono le due tipologie di laser più utilizzate nel settore industriale e una tra le tecniche che hanno rivoluzionato il mondo della carpenteria.
Vediamo insieme pregi e difetti di entrambi e come fare per scegliere quello più adatto al nostro lavoro.
Storia del taglio laser
La tecnologia laser ha una storia relativamente giovane. Infatti, in non più di cinquant’anni il taglio laser è riuscito ad imporsi nelle industrie ed anche nelle piccole aziende e officine.
Il merito di questa veloce diffusione si deve senz’altro all’efficacia della procedura. Il laser è infatti una tecnologia estremamente precisa che, tramite il controllo a computer, utilizza un raggio di luce per tagliare il materiale.
La prima macchina di taglio laser è nata negli Stati Uniti nel 1965 e, nel corso degli anni ha subito diverse modifiche, evolvendosi e perfezionandosi.
Inizialmente l’unica opzione presente era rappresentata da potenti laser industriali a CO2 che offrivano particolare stabilità.
Questa tipologia di laser, tuttora ampiamente presente sul mercato, è affiancata oggi dalle sorgenti in fibra ottica che, grazie all’itterbio, generano un fascio laser estremamente preciso.
Laser CO2 vs Laser fibra: lunghezza d’onda
Il taglio laser CO2 utilizza come sorgente una miscela gassosa di biossido di carbonio eccitato elettricamente. Le lunghezze d’onda emesse sono di 9.3, 10.2 e 10.6 micrometri e questo lo rende idoneo a diverse applicazioni come legno, plastica, carta, tessuti, vetro, ecc.
Nei laser fibra il raggio viene invece prodotto per mezzo di un laser seed e, successivamente, viene amplificato tramite lenti in vetro appositamente montate. La lunghezza d’onda del laser a fibra è di 1.064 micrometri e questo lo rende adatto a specifici campi, quali il taglio dei metalli, in cui è richiesta la concentrazione di un’altissima potenza. Questa differenza di potenza rende la fibra decisamente più veloce e preciso ma meno versatile.
Laser CO2 vs Laser fibra: stabilità
Quando si parla di differenze è bene parlare anche di stabilità. Molto spesso, infatti, si tende a preferire il laser in fibra ottica proprio per la maggiore stabilità della tecnologia.
Questo non significa che il laser a CO2 sia instabile ma semplicemente che l’ampiezza del fascio proposto comporta un rischio nella variazione dei parametri, cosa che non avviene quando si tratta della fibra.
La stabilità è certamente un fattore importante nel facilitare il lavoro dell’operatore e nel ridurre i costi di operatività, soprattutto quando il carico di lavoro è notevole.
Laser CO2 vs Laser fibra: rendimento energetico
La differenza tra laser CO2 e laser in fibra ottica si evince persino dal lato energetico: il rendimento della fibra supera il 25%, mentre quello dei laser CO2 va dal 6 al 10%.
La tecnologia non si ferma mai: se abbiamo assistito a questa evoluzione, probabilmente assisteremo anche ad altre…